Il mercante di Venezia

Martedì 30 aprile 2024 ore 21.00

Teatro Sociale di Rovigo

FRANCO BRANCIAROLI

IL MERCANTE DI VENEZIA

Di William Shakespeare
Traduzione Masolino D’Amico
Regia e adattamento Paolo Valerio

Con Piergiorgio Fasolo, Francesco Migliaccio e con Emanuele Fortunati, Stefano Scandaletti, Lorenzo Guadalupi, Giulio Cancelli, Valentina Violo, Dalila Reas, Mauro Malinverno, Mersila Sokoli

Scene Marta Crisolini Malatesta
Costumi Stefano Nicolao
Luci Gigi Saccomandi
Musiche Antonio Di Pofi
Movimenti di scena Monica Codena

Con i suoi potenti temi universali “Il mercante di Venezia” di William Shakespeare - rappresentato per la prima volta a Londra nel 1598 - pone al pubblico contemporaneo questioni di assoluta necessità: scontri etici, rapporti sociali e interreligiosi mai pacificati, l’amore, l’odio, il valore dell’amicizia e della lealtà, l’avidità e il ruolo del denaro. È un testo fondamentale che il Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia assieme al Centro Teatrale Bresciano e al Teatro de Gli Incamminati producono in un nuovo, raffinato allestimento firmato da Paolo Valerio: lo interpreta una notevole compagnia d’attori capeggiata da Franco Branciaroli, che offrirà una prova magistrale nel ruolo di Shylock, figura sfaccettata, misteriosa, crudele nella sua sete di vendetta, ma che spiazza gli spettatori suscitando anche la loro compassione. A lui, ebreo, usuraio, si rivolge Antonio, ricco mercante veneziano, che pur avendo impegnato i suoi beni in traffici rischiosi non esita a farsi garante per l’amico Bassanio che ha bisogno di tremila ducati per armare una nave e raggiungere Belmonte, dove spera di cambiare il proprio destino. Shylock che ha livore verso i gentili e sete di vendetta per il disprezzo che gli mostrano, impone una spietata obbligazione. Se la somma non sarà restituita, egli pretenderà una libbra della carne di Antonio, tagliata vicino al cuore. Parallelamente allo scellerato patto che Antonio sottoscrive, evolvono altre linee del plot creando un’architettura drammaturgica di simmetrie e specularità dense di senso. C’è la dimensione di Belmonte, una sorta di Arcadia dove la nobile Porzia, obbedendo al volere del padre, si concederà in sposa solo al pretendente che risolverà un enigma scegliendo quello giusto fra tre scrigni: a ciò ambisce Bassanio che vince optando per lo scrigno più povero. Specularmente agisce Jessica, bellissima figlia di Shylock, che invece tradendo le aspirazioni paterne, si unisce a un cristiano e fugge rubando un anello appartenuto alla madre. E se Porzia e Bassanio declinano il loro amore in modo “alto”, più popolare ma simmetrico appare il rapporto fra l’amico di lui - Graziano - e Nerissa, fidata cameriera di Porzia. Sarà l’intelligentissima dama “en travesti” ad intervenire come avvocato in difesa di Antonio, quando questi - perdute le sue navi - si troverà nella drammatica condizione di pagare la cruenta obbligazione a Shylock. Con argute argomentazioni salverà la vita ad Antonio, punirà la furia vendicativa dell’usuraio, assicurerà sostanze e futuro a Jessica riuscendo anche a rimproverare al marito Bassanio la sua scarsa costanza. Un mondo mutevole e vibrante di personaggi che incarnano inquietudini, chiaroscuri e complessità di modernità assoluta.

Produzione Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia Centro Teatrale Bresciano Teatro de Gli Incamminati
Si ringrazia per la collaborazione Laura Pelaschiar dell’Università degli Studi di Trieste

durata 2 h e 20 min

 

 

Lascia un commento

Si prega di notare che i commenti sono soggetti ad approvazione prima di essere pubblicati